Nepi – Venerdì 11 ottobre, si è svolta nella sala consiliare, la presentazione della nuova edizione del progetto socio-lavorativo che vede giovani disabili adulti impegnati nel settore della ristorazione.
Alla presenza del sindaco del comune di Nepi Franco Vita, il presidente del Consiglio Claudio Ciavatta, l’assessore alla Pubblica Istruzione Giulia Perugini, l’assistente sociale del comune di Nepi Filomena Benevento, in rappresentanza dell’Asl Viterbo dott. Antonio Panichelli e i collaboratori che hanno preso parte all’iniziativa, la presidente della cooperativa, Alessandra Senzacqua, ha illustrato il progetto.
Dal 13 ottobre fino a dicembre, le domeniche, secondo le date che verranno comunicate sui canali social della cooperativa, i ragazzi del Pai Disabile adulto e del Cse Piero Carletti accoglieranno gli ospiti nella suggestiva location dell’Acquedotto Polo Culturale del borgo e serviranno piatti deliziosi. Ogni domenica sarà a tema e ci sarà un menù preparato dallo chef Valerio Marini accompagnato dalla degustazione dei vini selezionata ad hoc per l’occasione. Quest’anno, c’è una novità. Grazie alla collaborazione con la Caffetteria Dami, i ragazzi impareranno a versare i vini agli ospiti, abbinati alle pietanze, come sommelier.
“La sinergia e la cooperazione che si crea da una rete consolidata come questa – ha detto la presidente della Gea Senzacqua -, porta a ottimi risultati ed è importante per la riuscita di progetti sul nostro territorio mettendo insieme questo tipo di risorse e promuovendo servizi che fanno bene ai nostri ragazzi”.
“È stata una progettazione in cui ci siamo messi tutti intorno a un tavolo e questo ci ha permesso di dare spazio ai ragazzi per sperimentare una nuova location, nuovi servizi che richiederanno ai ragazzi uno sforzo in più come servire il vino e altre mansioni che svolgeranno durante i pranzi domenicali. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito fino a oggi nella realizzazione dell’iniziativa, ma un grazie di cuore a tutto lo staff della Cooperativa: Luana Tangari, Manuel Martinangeli, Roberta Bottaro, Francesca Feudi”.
“Si parte con un progetto che, come amministrazione comunale, abbiamo sostenuto fin dall’inizio e ci ha entusiasmato – ha detto il primo cittadino Franco Vita – e continueremo a farlo. Si inizia un’esperienza nuova che permette a questi ragazzi di vivere nella società e imparare a conviverci. Andate avanti così, siamo soddisfatti e contenti di collaborare con una realtà sociale come la vostra”.
Durante la conferenza stampa, è intervenuto il presidente del Consiglio Claudio Ciavatta: “Vi saremo sempre vicini e vi appoggeremo a ogni iniziativa che proporrete per il bene della comunità. Sempre al vostro fianco”.
“Siamo felici di sostenere questo tipo di progetti – ha aggiunto l’assessore alla Pubblica Istruzione Giulia Perugini -. L’anno scorso ho partecipato a diversi pranzi domenicali e c’è stato un ottimo risultato. Fa piacere vedere l’integrazione dei ragazzi in un ambito lavorativo della ristorazione e con lo staff in cucina”.
“La cooperativa Gea è una realtà molto importante per il nostro territorio – ha spiegato la dott.ssa Filomena Benevento -. Sono anni che collaboriamo insieme e hanno sempre presentato e portato avanti una varietà di iniziative, di servizi per i ragazzi diversamente abili. Si lavora a 360° per l’inclusione e per il loro bene. Un ringraziamento anche all’Asl di Viterbo, perché senza di loro l’integrazione sarebbe solo a metà”.
Non è mancato, intervento del dottor Antonio Panichelli. “Noi come équipe dell’Asl teniamo molto all’autonomia e all’autodeterminazione che va a incidere sulla vita dei ragazzi – ha aggiunto -. “Il pranzo è servito da Gea” è un servizio di civiltà, pieno di stimoli e funzionale a promuovere l’integrazione delle persone ai margini della società e riuscire, nonostante le loro difficoltà, a farli sentire inclusi e integrati, a far nascere e crescere delle amicizie come fa la cooperativa, è un grande passo in avanti. Non è da tutti”.
Entusiasta anche lo staff dell’Acquedotto, Gianmarco e Andrea che hanno sostenuto di “essere fieri di far parte di questa bella squadra e ci piace promuovere attività belle sociali del territorio per il territorio”.
“Con la sua vivacità e sprizzi di energia, Alessandra ci coinvolge e ci dà forza per partecipare alle loro iniziative – hanno detto Nadia e Paolo della Caffetteria Dami -. Aiuteremo i ragazzi a versare e a spiegare i vari tipi di vini abbinati. Grazie al comune per il sostegno, non è scontato ricevere il supporto dell’amministrazione per la socialità e non per mettersi solo in mostra, ma per fare qualcosa realmente per i ragazzi con disabilità”.
“Per i ragazzi, questa iniziativa è una risorsa molto importante – ha detto Luana Tangari, coordinatrice Gea del Cse Piero Carletti -. Tra tutte le attività, è quella che porta fuori le loro capacità, aiuta a gestirle, a responsabilizzarsi, a gestire il tempo. Aumenta la loro autostima. A fine servizio, l’anno scorso per esempio, ogni ragazzo, nonostante la stanchezza, era gratificato”.